6 feb 2011

la giornata di una pensionata informatizzata

Ci vorrebbe un programma che, mentre si gioca a cityville, ti consentisse di trascrivere i pensieri caotici che ti vengono in testa mentre ti passano sotto gli occhi i post dei tuoi amici e le pagine di quei due o tre quotidiani che a intervalli regolari consulti.

In quel guazzabuglio di esternazioni, vecchi video di musica youtube, videogiochi di avventura, di ruolo e simulazioni, tragedie vecchie, nuove e annunciate, tenti continuamente di mettere ordine, di trovare un filo conduttore, una coerenza.

Le priorità sono le più svariate. Un pezzo forte sono gli animali, i propri cani e gatti, le violenze gratuite e gli esperimenti pure gratuiti, le sofferenze inutili per procurarsi cibi tossici. Poi l’energia, eolica, meglio che fotovoltaica, meglio che nucleare, meglio che da biomasse, da geotermia, da pedalate in bicicletta e da sudate in metropolitana. Poi le grandi catastrofi, le macchie di petrolio, le alluvioni, i terremoti, le glaciazioni, il caldo insopportabile. E l’iceberg si scioglie, il cormorano schiatta, le balene non se ne parla e la barriera corallina scompare ma ricompare e poi scompare. E tanti, tanti morti che non si contano.

Poi le guerre, per l’acqua, per il petrolio, per l’oppio, per la coca, E gasdotti, oleodotti, piattaforme, massacri giustificati dal burka, E poi tragedie personali, tumori, incidenti, rapimenti, assassinii in famiglia. E poi le notizie più oscure di cui si parla malvolentieri, traffico d’organi, traffico di bambini, traffico di giovani donne. Accenni di satanismo con furti di cadaveri e sacrificio di gatti neri. E tante, tante soluzioni e consigli improbabili. Mangia vegan, segui la wicca, pratica il pilates, datti fuoco. Qualche buona notizia, mani riattaccate, vaccini in breve utilizzabili ma poi ancora notizie minacciose, virus nuovi e tremendi, arsenico nell’acqua. Brrr!

E poi i post sulla politica italiana. E lì barcolli. La sera sei stanca sfinita, ti sembra di aver faticato tutto il giorno e invece hai solo comprato un altro lotto in cityville e costruito la biblioteca.

E fin qui nulla di male, una sintesi di post su argomenti che in fondo non ti richiedono di scegliere e tanto meno di agire, a meno che tu non sia abbastanza saggio da concentrarti su una cosa sola e fare su quella le tue piccole battaglie insieme a altri come te che si illudono di essere soggetti attivi.

Ma il peggio deve ancora venire. Ed è quando, dopo aver lasciato la tua bella cityville e il minestrone che tu e i tuoi amici di fb avete cucinato insieme, ti dedichi alla tua attività più creativa: lo stiro. Sì, perché mentre stiri, per non sprecare tempo, guardi la televisione e ti costruisci un palinsesto. La scelta è enorme .

Per prima cosa i vecchi film in bianco e nero che hai visto mille volte e meritano un discorso a parte. Subito dopo realtime, nell’ordine: Hell’s kitchen, cortesie per gli ospiti, l’ost, paint your life. I cuochi di hell’s kitchen sono dei disgraziati insultati da chef Ramsey, faticano come pazzi e nelle pause fumano e si ubriacano. Alcuni dopo il programma si sono anche suicidati. Quelli di cortesie preparano tavole improbabili e si ubriacano. Tutto tranquillo, il tempo scorre senza traumi.

Poi mi gusto delle serie fantasy niente male, tipo la spada della verità e la principessa Xena, qualche episodio dei Simpson, che pure conosco a memoria, se capita qualche episodio di history channel sulla caduta dell’impero romano, i barbari e le mummie, non disdegno.

Su canale 718 mi ricreo con Pino Scotto. Tutto bene.

Se non fosse che ogni tanto irrompe un notiziario oppure uno zapping mi conduce involontariamente nel baratro. Il baratro delle nostre vicende nazionali.

E ti prende uno sfinimento, uno scoramento, un senso di impotenza. Starnazzi da sola, insulti il monitor, vorresti entrare dentro e urlare che cazzo state facendo, di cosa state parlando, ieri avete detto una cosa e oggi ne dite un’altra.

Ieri doveva succedere chissà cosa e oggi è tutto normale.

E’ normale che un vecchio riunisca un manipolo di squattrinate e ne faccia delle deputate.

E’ normale che si aspetti di vedere le foto di un vecchio nudo.

E’ normale che un altro vecchio stia per diventare ministro della giustizia perché non ha mai fatto nulla se non gettare confusione e cavalcare battaglie assurde (ndr Giacinto Pannella detto Marco).

E’ normale che si sia consentita l’elezione di un parlamento di servi e ora se ne disconosca la funzione chiedendo l’elezione di un altro parlamento di servi.

E’ normale che il primo partito della sinistra se ne freghi di ambiente, lavoro, guerra in Afghanistan, delocalizzazione selvaggia e chieda le dimissioni di un premier indagato ma non condannato per una storia pecoreccia dopo essere stato complice della sua ascesa al potere supportandolo in mille modi e in mille luoghi e condividendo con lui collaboratori stretti, vedi i vari Bertolaso e Balducci, amici di Veltroni e Rutelli.

E’ normale contribuire a smantellare la Costituzione cercando di far cadere un Governo mentre ha ancora la maggioranza.

E la maggioranza da chi è costituita poi? Non certo da quelli che hanno il mio palinsesto.

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